I parchi gioco pubblici presenti a Pavia resteranno chiusi sino al 31 luglio. Lo ha annunciato oggi, venerdì 26 giugno, il sindaco Mario Fabrizio Fracassi in una conferenza stampa svoltasi in Comune, con la presenza dei rappresentanti delle istituzioni sanitarie del territorio: Alessandro Venturi, presidente della Fondazione San Matteo, Raffaele Bruno, direttore di Malattie Infettive (il reparto del Policlinico pavese più coinvolto nella cura dei pazienti di Covid-19), Mara Azzi, direttore generale di Ats Pavia. All’incontro sono interventi anche Paolo Virciglio, garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza a Pavia, e Lidia Decembrino, consigliere comunale di Forza Italia e medico pediatra (dirige l’unità operativa di Pediatria e Nido all’ospedale di Vigevano) (nella foto la conferenza stampa a Palazzo Mezzabarba, ndr). “E’ una decisione che mi costa caro, ma devo prenderla per tutelare la salute dei nostri bambini e di tutti i cittadini pavesi – ha spiegato il sindaco Fracassi -. Non sono uno sceriffo: le mie scelte sono sempre motivate dalla necessità di operare per il bene comune. Tutto il resto della città è aperto, compresi i centri estivi e i grest organizzati negli oratori. E c’è la possibilità di restare accanto alla natura, nelle nostre aree verdi e in riva al Ticino. Per tenere aperti i parchi gioco, si dovrebbero contingentare gli ingressi, verificare che i bambini mantengano le distanze tra di loro e indossino le mascherine: condizioni oggettivamente impraticabili. E’ vero che la situazione dell’epidemia è migliorata, ma gli ultimi focolai venuti alla luce in alcune zone d’Italia ci dicono che dobbiamo agire sempre con la massima prudenza”. La scelta del sindaco trova il sostegno delle autorità sanitarie pavesi. “In provincia di Pavia abbiamo dati confortanti, ma sono ancora presenti circa 1.100 persone positive al virus – ha spiegato Mara Azzi, direttore generale di Ats -. Dobbiamo agire tutti con buon senso, anche in previsione di una probabile seconda ondata che arriverà in autunno”. “I bambini, fortunatamente, sono stati toccati in minima parte dall’epidemia di coronavirus, ma possono sviluppare la malattia e trasmetterla agli altri – ha ricordato il prof. Bruno -. Il virus continua a circolare. Condivido totalmente, da medico e padre di famiglia, la scelta del Comune”. Un giudizio su quale è d’accordo anche Alessandro Venturi: “Siamo nella fase di convivenza con il virus – ha spiegato il presidente del San Matteo – e dobbiamo fare il possibile perchè non si favorisca una nuova crescita dei contagi”.
Restano chiusi anche i centri per gli anziani