La maggior parte delle persone clinicamente guarite dal Covid-19, cioè senza più sintomi, ma ancora positive al tampone, hanno una quantità di virus così bassa e degradata da non poter contagiare. E’ quanto emerge dallo studio del Policlinico San Matteo di Pavia, condotto con l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia Romagna, Ospedale civile di Piacenza, Policlinico di Milano e Le Scotte di Siena, presentato lunedì 22 giugno presso la Regione Lombardia.
“Ci siamo chiesti cosa significa un tampone positivo se i sintomi sono scomparsi – spiega Fausto Baldanti, responsabile del reparto di Virologia del San Matteo – Molti di questi soggetti hanno poche particelle virali”. Per verificare se il nuovo coronavirus fosse ancora infettante o meno, i ricercatori hanno messo in coltura i campioni di 280 persone clinicamente guarite, con cariche virali basse, e visto se il virus era integro. “Se il virus è integro infatti, può infettare le cellule – continua – Su 280, abbiamo visto che il segnale di sopravvivenza del virus era meno del 3%. In fase di risoluzione sintomi, il loro virus non è quindi infettante”. (ANSA).