In un’intervista pubblicata su “il Ticino” di questa settimana, Elena Maga (nella foto, ndr), segretario generale della Cisl Pavia-Lodi, rivolge la sua attenzione a come si potrà tornare in fabbrica da lunedì 4 maggio con l’inizio della “Fase 2”. “I lavoratori sono schiacciati tra l’incudine del timore di perdere il lavoro, e il martello delle preoccupazioni legate alla loro salute – spiega Elena Maga -. E’ più che comprensibile l’ansia delle aziende di ripartire. Ma sono anche giustificati gli interrogativi che si pongono le persone che in queste aziende dovranno tornare ad operare. Un atto di grande civiltà del sindacato è stata la firma sul protocollo dello scorso 14 marzo, insieme al Governo e agli imprenditori, per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro: un documento che ora però deve essere riadattato per l’avvio della ‘Fase 2’, anche per evitare che si verifichi una nuova recrudescenza dell’epidemia. Anche il sistema dei trasporti necessita di modifiche essenziali”. Elena Maga indica un possibile pericolo: “A preoccuparmi sono le aziende dove il sindacato non è presente: chi ci garantisce che lì venga rispettato il protocollo? In provincia di Pavia con Confindustria da tempo c’è un clima di costruttiva collaborazione: molti imprenditori sono sensibili alla necessità di garantire condizioni di sicurezza nelle loro aziende. Ma ci sono purtroppo anche situazioni in cui questo non avviene. Penso ad esempio alla realtà delle logistiche: soprattutto in Oltrepò Pavese abbiamo verificato casi in cui non viene rispettato il protocollo, realtà in cui turnano 600 lavoratori alla volta. Se non si rispettano le regole, non potremo mai pensare a una diminuzione dei contagi del coronavirus”.
POTETE LEGGERE L’INTERVISTA INTEGRALE A ELENA MAGA SUL NUMERO DE “IL TICINO” CHE TROVATE NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA