E’ stata confermata anche dai test effettuati nei laboratori della struttura di virologia del Policlinico San Matteo di Pavia, la positività al coronavirus del
38enne ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Codogno (Lodi), il primo dei sei casi di pazienti contagiati in Lombardia. Ad annunciarlo è stato Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo.
“Siamo in stretto contatto con i colleghi del Sacco di Milano e con l’Istituto Superiore di Sanità – sottolinea Nicora -. Il San Matteo è uno dei tre centri di riferimento regionali. La nostra struttura di virologia è in grado di ricevere tutti i campioni biologici e di effettuare gli esami nel giro di 4 ore. Il reparto di malattie infettive è uno dei 17 indicati per il ricovero di pazienti per i quali sia stata diagnosticata la positività al coronavirus, o che presentino sintomi sospetti o possibili complicanze”. Dopo la conferma dei primi casi di coronavirus nel Lodigiano, oggi (venerdì 21 febbraio) si è svolta una riunione al San Matteo: “Abbiamo definito i percorsi assistenziali per i pazienti ed è stata rafforzata la presenza di medici e infermieri a malattie infettive”, spiega Nicora.
Il direttore generale spiega che “il Policlinico di Pavia ha messo a disposizione i suoi specialisti, per garantire le équipe che in ogni momento possono recarsi a casa delle persone per effettuare i controlli. Chi avverte sintomi che lo preoccupano non deve andare al pronto soccorso, ma può telefonare in ogni momento al 112: in caso di necessità, si recheranno a casa sua un medico specialista in malattie infettive e un infermiere”.