L’assessore regionale Stefano Bolognini (che gestisce le deleghe alle politiche sociali, abitative e disabilità) è intervenuto oggi pomeriggio, giovedì 9 gennaio, alla casa di riposo “Pertusati” di Pavia (nella foto l’ingresso, ndr) all’inaugurazione di 5 alloggi “protetti” per anziani. Gli appartamenti, destinati ad ospiti autosufficienti, sono stati realizzati all’interno della struttura grazie all’impegno congiunto di Regione Lombardia, Azienda servizi alla persona (l’ente che gestisce il “Pertusati”), Comune e Ats. “Gli alloggi (bilocali e monolocali) – si legge in una nota – sono destinati a persone anziane, singole o coppie, con autonomia residua. Inoltre, sono ubicati in pieno centro città, facilmente raggiungibili con tutti i mezzi e offrono la possibilità di integrarsi con i servizi erogati nell’ambito della struttura. Permettere agli anziani che abiteranno gli appartamenti di vivere in una casa che possano sentire come propria e contribuire alla promozione della miglior qualità della vita possibile sono gli obiettivi fondamentali alla base del servizio”. “Sono orgoglioso di essere presente all’inaugurazione di queste nuove unità di offerta abitativa – ha sottolineato l’assessore Bolognini -, che denotano la grande attenzione e sensibilità che l’Asp di Pavia, attraverso la sua dirigenza ed in particolare il lavoro del direttore generale Giancarlo Iannello, quotidianamente esprime nell’impegno profuso ad affrontare i grandi temi legati alla qualità della vita delle persone anziane. Realizzare alloggi protetti per anziani in questa struttura significa infatti riuscire a realizzare un sistema integrato di servizi, che permette di sostenere ed accompagnare le persone anziane nel loro ciclo di vita”. “La civiltà di un popolo si misura anche dall’attenzione che ha per i suoi membri più fragili – ha aggiunto il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi -. Questi alloggi sono più di un aiuto per persone in difficoltà: sono il segno di una comunità che non vuole lasciare indietro nessuno. E’ la solidarietà come la intendiamo noi: meno parole e più fatti”.