La Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito un maxi sequestro di 120 immobili, tra Milano, Brescia, Lodi, Torino, Genova e altre città, nei confronti di un imprenditore di 63 anni che gestiva un importante polo logistico in Oltrepò Pavese, a Stradella. Le accuse sono di frode fiscale, riciclaggio e sfruttamento del lavoro (con il ricorso al sistema del “caporalato” nel facchinaggio). Il sequestro di immobili e liquidità (per un valore complessivo di circa 17 milioni di euro) è stato deciso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano. L’imprenditore era stato arrestato nel luglio del 2018: secondo l’accusa “gestiva un importante polo logistico – si legge in un comunicato delle Fiamme Gialle – attraverso una fitta rete di società cooperative a lui riconducibili utilizzando metodi che gli consentivano, da un lato, di offrire ai propri committenti prezzi ben al di sotto di quelli di mercato e, dall’altro, di frodare il fisco”. Oltre a lui nel luglio dello scorso anno erano state arrestate altre 11 persone tutte riconducibili all’organizzazione.