Aveva 24 anni Giovanni Borsatti (nella foto, ndr), lo studente di Medicina all’Università di Pavia, alunno dello storico Collegio Borromeo, morto in un incidente avvenuto sulle montagne del Lecchese. Nato a Trento, era residente a Milano e frequentava il sesto anno della facoltà di Medicina all’Ateneo pavese. “Giovane dalla mente brillante – si legge in un comunicato diffuso dal Collegio Borromeo -, aveva già terminato tutti gli esami e aveva anche concluso la tesi. Intendeva specializzarsi in Psichiatria. La montagna era la sua grande passione, condivisa con la famiglia con la quale aveva deciso di trascorrere le vacanze pasquali”. Il rettore del Collegio Borromeo, Alberto Lolli, ne ricorda le “grandi capacità intellettuali”. “Era un ragazzo straordinario, dedito allo studio e appassionato di escursioni. Ma questa volta la montagna lo ha tradito. Aveva un passo veloce. Sempre. In ogni cosa. E come sempre è corso avanti – racconta il rettore -. Giovanni ci ha lasciato all’improvviso, quasi come nel suo carattere. L’intera comunità del Collegio Borromeo è inconsolabile, cerca nella vicinanza dell’amicizia il conforto e nella fede, che Giovanni ha sempre testimoniato, la speranza per andare avanti. Ci stringiamo alla mamma, al papà, ai fratelli e alle sorelle perché Giovanni ci ha insegnato che la prossimità è autentica medicina”.