Quattro persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Pavia nell’ambito di un’indagine per un presunto caso di evasione fiscale, riciclaggio ed autoriciclaggio di proventi illeciti attuato da tre società. Gli indagati, responsabili delle società coinvolte, sono accusati di avere commesso, a vario titolo, i reati di emissione ed utilizzo di fatture false, occultamento e distruzione di documentazione contabile, riciclaggio ed autoriciclaggio. Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato denaro contante, immobili ed autoveicoli nella disponibilità delle tre società e dei quattro indagati, per un valore di oltre 1,4 milioni di euro. Dall’inchiesta è emersa “la strumentale creazione di una società ‘cartiera’- si legge nella nota firmata dal procuratore Fabio Napoleone -, ovvero creata con il solo scopo di emettere fatture false, finalizzata a consentire un’ingente evasione fiscale da parte delle altre due società”. Sono stati analizzati i flussi finanziari delle persone fisiche e giuridiche coinvolte negli anni dal 2017 al 2020. Dall’attività investigativa è stato appurato “come la società ‘cartiera’ sia stata utilizzata, oltre che per agevolare l’evasione fiscale delle altre due imprese, anche come ‘mero collettore di provviste finanziarie’ strumentale a far perdere le tracce del denaro frutto della frode fiscale”. La completa ricostruzione dei flussi finanziari ha perciò consentito di “individuare operazioni di riciclaggio ed autoriciclaggio per circa 2 milioni di euro”. La Guardia di Finanza di Pavia ha inoltre evidenziato l’impiego da parte delle società coinvolte di 79 lavoratori irregolari e un’evasione contributiva pari a circa 1,7 milioni di euro con il coinvolgimento, per il pagamento di imposte e sanzioni, di ulteriori 14 società. Infine “l’analisi dei dati scaturenti dalle indagini bancarie, ha consentito ai militari di comminare sanzioni per violazioni alle limitazioni all’uso del contante per 402mila euro”.
(Foto Ufficio Stampa Guardia di Finanza di Pavia)