Sono 431 i profughi ucraini giunti in provincia di Pavia dall’inizio della guerra. A fornire la cifra è stata oggi, mercoledì 9 marzo, il prefetto Paola Mannella (nella foto, ndr), che ha anche illustrato i servizi sanitari attivati per chi è fuggito dal conflitto. “Dei 431 profughi arrivati sul nostro territorio, solo 19 sono poi ripartiti verso altre destinazioni. Gli altri sono rimasti da noi: 383 accolti in famiglie e i rimanenti nei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria. Per 61 cittadini ucraini che al momento si trovano in nuclei familiari, c’è la necessità di trovare al più presto un’altra sistemazione”: Proprio partendo da questa considerazione, sarebbe importante poter allestire in tempi brevi altri Cas sul territorio provinciale: attualmente ne sono in funzione 30, con 23 centri collettivi e 7 unità abitative. Sono 13 i minori ricoverati al Policlinico San Matteo (compresi i 6 piccoli pazienti oncologici giunti dall’ospedale di Kiev grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Fondazione Soleterre con il sostegno di Regione Lombardia). “Con il trend attuale di arrivi e considerando anche i nuovi corridoi umanitari che verranno aperti in Ucraina – ha aggiunto il prefetto – è presumibile che si superino i mille profughi attesi in provincia di Pavia, come avevamo preventivato all’inizio del conflitto”. Oltre all’accoglienza, il problema è anche di carattere sanitario. E’ stato allestito un hub a Valle Lomellina alla centrale della Croce Rossa, dove effettuare i tamponi e le prime visite mediche (attualmente ospita 21 cittadini ucraini); dovrebbe esserne attivato presto un altro a Mortara. Il prefetto ha rinnovato l’inviato ai sindaci del territorio a comunicare tempestivamente i nomi dei nuovi arrivati: “Giornalmente trasmettiamo l’elenco ad Ats, che allerta poi i medici di famiglia per effettuare i tamponi e i primi controlli. Inoltre c’è già l’accordo con il Policlinico San Matteo di Pavia, Ats e Asst per vaccinare i profughi che hanno bisogno di essere immunizzati contro il Covid-19”. La Prefettura di Pavia sta seguendo anche l’inserimento a scuola di bambini e ragazzi giunti dall’Ucraina, ai quali verrà garantito un supporto psicologico.