“Grazie Signore per il grande regalo che ci hai fatto di Mino”. Così Giovanni Scanavino, vescovo emerito di Orvieto-Todi, agostiniano, ha concluso oggi, sabato 12 febbraio, la sua omelia nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia per il funerale di Mino Milani. In tanti hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto al grande scrittore spentosi giovedì all’età di 94 anni. C’erano il sindaco Mario Fabrizio Fracassi, con il gonfalone del Comune, ex sindaci come Elio Veltri e Giorgio Maini, Francesco Svelto, rettore dell’Università, imprenditori, rappresentanti del mondo della cultura e dell’editoria, giornalisti e amici. Ma anche tanti pavesi che forse lo hanno conosciuto solo attraverso i suoi libri e non sono voluti mancare per l’ultimo abbraccio.
Nella sua omelia mons. Scanavino ha citato spesso un libro di Mino Milani, “La guerra sia con me. Vita immaginaria di San Rocco”: “Un libro che raccoglie la più bella testimonianza della fede di Mino, una fede semplice, paesana, quella che gli hanno trasmesso i suoi genitori, una fede meravigliosa”.
Un lungo applauso finale di tutti i presenti ha accompagnato l’uscita del feretro dalla chiesa, a pochi metri dalla casa dove Mino Milani era nato il 3 febbraio 1928, ha vissuto tutta la sua vita ed ha chiuso gli occhi giovedì 10 febbraio.
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