La “Sala Oro” della Prefettura di Pavia ha ospitato oggi, giovedì 10 febbraio, la cerimonia per il “Giorno del ricordo”, in memoria dell’esodo di migliaia di italiani dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia alla fine della Seconda Guerra Mondiale e delle migliaia di persone uccise nelle Foibe durante la complessa vicenda del confine orientale. “Tali vicende – ha sottolineato nel suo intervento il prefetto Paola Mannella -, nonostante il passare inesorabile del tempo, rappresentano, ancora oggi, una ferita aperta per il nostro Paese e conoscerle e comprenderle è fondamentale, per combattere l’intolleranza, i pregiudizi razziali, l’indifferenza, il disinteresse, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”. Sull’importanza del “Giorno del Ricordo” sono intervenuti anche Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, e Giovanni Palli, presidente della Provincia.
Durante l’incontro, che è stato accompagnato da brani musicali suonati dal “Quartetto d’archi” del Conservatorio Vittadini di Pavia, la signora Gianna Palin ha raccontato la commovente vicenda della sua fuga da Pola verso Pavia insieme ai suoi genitori, nel marzo del 1947, portando una testimonianza di questa pagina dolorosa della nostra storia.
Infine, gli alunni componenti il Consiglio Comunale dei Ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Siziano, accompagnati alla chitarra dal Prof. Luca Bertoloni, hanno letto poesie sulla tragedia delle foibe.
(Nella foto, da sinistra, il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, il presidente della Provincia, Giovanni Palli, e il prefetto Paola Mannella)