Più cerchi di allontanarlo, più si rende presente. Più elabori teorie che squalificano la materia e cancellano il corpo, più lo Spirito ti mette di fronte alla “carne”: «si fece carne». In-carn-arsi: cuore del cristianesimo perché verità del Cristo di Dio. «Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato» (Eb 10, 5). Dobbiamo per prima cosa partire sempre – non dimentichiamolo mai – dalla realtà: il nostro corpo. Quel corpo che è diventato tempio dello Spirito e che ci fa tutt’uno con Cristo e in Cristo. Non si tratta dunque di un’unione simbolica o “spirituale”: siamo il corpo di Cristo. A dire il vero, lo sappiamo tutti. E molto bene. Ed è molto di più del famoso apologo di Menenio Agrippa, console di Roma nel 503 a.C., mediatore nella grande lotta fra patrizi e plebei che minacciava l’unità dello Stato. Ai plebei divenuti secessionisti sull’Aventino, Menenio raccontò che una volta le membra umane, considerando il ventre ozioso, litigarono con esso e si misero d’accordo affinché le mani non portassero cibo alla bocca, e la bocca non lo prendesse e i denti non lo afferrassero (…) Credo che Paolo l’avesse intuito da subito, nelle parole con le quali Cristo l’aveva fermato sulla via di Damasco: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? […] Io sono Colui che tu perseguiti» (Atti 9,5; 22,6; 26,15). In realtà Paolo stava mettendo in atto una feroce persecuzione non contro Gesù, ma contro i suoi discepoli, divenuti Ecclesìa, Chiesa. «Già da allora – commenta Papa Francesco – l’apostolo aveva compreso l’inseparabile unità tra Cristo e il corpo della Chiesa. Da questa chiara visione di Chiesa Paolo trae alcune conseguenze importanti: ogni cristiano può e deve fare la sua parte in perfetta armonia con gli altri». A partire dall’Eucaristia che non è a mio uso e consumo personale, non è lì per la mia devozione ma, come diceva De Lubac, fa la Chiesa ed è fatta dalla Chiesa. Capo e Corpo, Corpo e Capo. Dobbiamo, a mio parere, ripartire proprio da qui: le nostre Eucaristie generano Chiesa? Le nostre Chiese celebrano l’Eucaristia? Quanto è cerimonia, quanto è dovere, quanto è abitudine e quanto è fede viva che genera vita? Più che corpo risorto di Cristo, mi sembra che siamo il suo cadavere chiuso nel sepolcro.
Don Michele Mosa