“Non ci accontentiamo più delle ‘mancette’ del Governo. Se non hanno i soldi per pagarci ristori dignitosi, ci consentano di lavorare in condizioni di sicurezza”. E’ il grido di allarme che si è alzato questa sera, venerdì 15 gennaio, dalla manifestazione “Basta stare in silenzio”, svoltasi in Piazza Vittoria (nel centro storico di Pavia). A protestare contro le misure anti-Covid decise dal Governo, compresa la reintroduzione della zona rossa per la Lombardia a partire da domenica 17 gennaio, sono stati titolari di bar, ristoranti e palestre, partite Iva, agenti di commercio, artisti.
Al fianco dei manifestanti anche il Comune di Pavia, con il sindaco Mario Fabrizio Fracassi e l’assessore al Commercio, Roberta Marcone. “Siamo sempre stati vicini, in questi mesi, alle attività commerciali della nostra città, garantendo per quanto possibile anche degli aiuti – ha sottolineato Fracassi -. Non si può continuare a penalizzare i lavoratori autonomi. Pensiamo ai ristoratori che hanno saputo solo pochi giorni prima di Natale, dopo che avevano acquistato le scorte di alimenti, che non avrebbero potuto restare aperti durante le feste. Questa è una manifestazione pacifica, ma temo che se si andrà avanti con questa politica le proteste e le tensioni sociali cresceranno”.
Presente in Piazza della Vittoria anche Gian Marco Centinaio, senatore pavese della Lega ed ex ministro di agricoltura e turismo. “Nel bel mezzo di una crisi politica, il Governo ha pensato bene di varare un nuovo Dpcm relegando ancora una volta la Lombardia tra le zone rosse – ha affermato Centinaio -. Una scelta che non si spiega con gli attuali dati epidemiologici, ma che viene giustificata con la previsione di un possibile peggioramento della situazione dei contagi: il premier Conte adesso veste anche i panni del mago Otelma…”. Nella foto lo striscione esposto dai manifestanti: tra di loro anche il sindaco Fracassi e l’assessore Marcone. (A.Re.)