Coronavirus, zero contagi e zero decessi in provincia di Pavia

I dati del Ministero della Salute e di Regione Lombardia di lunedì 29 giugno

Sono 126 i nuovi contagiati da Coronavirus in Italia, in flessione rispetto a domenica quando erano stati 174. Il numero totale dei casi sale così a 240.436. Il dato è stato reso noto oggi, lunedì 29 giugno, dal Ministero della Salute. Le vittime in Italia invece fanno segnare un nuovo minimo a quota 6, dopo le 22 di domenica. Complessivamente i morti salgono a 34.744.

 

LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA

 

Con 7.991 tamponi effettuati, sono 78 i nuovi positivi registrati in Lombardia (di cui 21 a seguito di test sierologici e 28 ‘debolmente positivi’): il totale sale dunque a 93.819. Sì è verificato un solo decesso (per un totale di 16.640), il dato più basso dal 22 febbraio. Stabile il numero dei ricoverati in terapia intensiva (43); mentre cala ancora quello negli altri reparti che sono 321 (-2). A Milano si sono verificati 36 positivi (18 in città), 13 a Bergamo, 9 a Brescia e zero a Lodi, Pavia, Sondrio e Como. (ANSA)

 

IN PROVINCIA DI PAVIA ZERO CONTAGI E ZERO DECESSI

 

 Dal 22 febbraio scorso i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati sul territorio di Pavia e provincia sono stati 5.869 (di cui il 56,4% donne), di questi, gli attivi ad oggi sono 931. In totale sono stati eseguiti 27.651 tamponi compresi gli 8100 eseguiti presso le Rsa. I pazienti ricoverati in ospedale sono stati in tutto 2.820, di cui 142 direttamente in terapia intensiva, mentre negli ultimi 5 giorni sono stati ricoverati complessivamente 14 pazienti ma nessuno in Rianimazione. Circa 930 sono le persone tuttora in sorveglianza perchè casi non ancora guariti o contatti stretti di casi. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.546 pazienti guariti. ma la buona notizia è che per la prima volta dall’avvio dell’emergenza ad oggi abbiamo zero contagi e zero decessi.  «Non smetteremo mai di dire che, finchè non sarà disponibile un vaccino, non saremo fuori pericolo ma lo zero di oggi ci permette di pensare a prevenire la diffusione dell’epidemia e acquisire nuovi strumenti per un’eventuale nuova ondata in autunno con maggiore serenità – evidenzia Mara Azzi, direttore generale di Ats Pavia -. Dobbiamo tornare alla normalità e ciò significa tornare a frequentare locali, negozi e giardini pubblici ma con intelligenza e con la massima sicurezza soprattutto per la fascia della popolazione più debole, gli anziani prima di tutto”. «Non dimentichiamo quindi le 4 armi di prevenzione che abbiamo a disposizione – ricorda il direttore generale di Ats Pavia -: distanza, mascherina, igienizzazione frequente delle mani e l’app Immuni. Semplici strumenti da utilizzare con serenità e sicurezza per difenderci da un’eventuale ripresa del virus che dipendono dalla consapevolezza di ognuno di noi di fronte a un rischio che resta alto».