E’ sempre rimasto legato a Broni, il comune dove era nato il 29 aprile 1957. Quando i suoi numerosi impegni glielo consentivano, Alberto Alesina, l’economista italiano più conosciuto ed apprezzato nel mondo, tornava in Italia per andare a Pavia a trovare la sorella Roberta, già primario di Allergologia al San Matteo, e rivedere i suoi amici a Broni. E la comunità bronese, nel 2009, lo aveva premiato con la benemerenza civica di San Contardo: a consegnargliela era stato Luigi Paroni, all’epoca sindaco del comune oltrepadano. Il prof. Alesina è morto, all’età di 63 anni, mentre stava facendo una passeggiata su un sentiero di montagna negli Stati Uniti. Forse è stato stroncato da un arresto cardiaco. Alesina, uno degli economisti italiani più prestigiosi, era un volto noto anche al grande pubblico televisivo ed editorialista autorevole sulla stampa, in particolare sul “Sole 24 ore” ed “Il Corriere della Sera”. E’ stato uno dei massimi esperti di politica economica e tra i pochi italiani ad essere indicato negli ultimi anni come possibile vincitore del premio Nobel per l’economia. Alesina è stato professore di economia all’Università di Harvard, dove ha anche diretto il dipartimento economico dal 2003 al 2006, e visiting professor all’università Bocconi di Milano, dove si era laureato nel 1981. Il padre di Alberto, Giancarlo Alesina, è stato un ingegnere e dirigente di azienda: a Broni si è occupato anche di politica, rivestendo il ruolo di consigliere comunale della Democrazia Cristiana negli anni Ottanta. Il Comune di Broni, tramite il sindaco Antonio Riviezzi, ha espresso cordoglio per la scomparsa dell’illustre concittadino, stringendosi attorno ai familiari e agli amici di Alberto Alesina.