Saranno presto di nuovo in funzione, al cimitero monumentale di San Giovannino a Pavia, i forni per la cremazione dei defunti. Lo ha annunciato oggi, domenica 19 aprile, il Comune. Venerdì 17 aprile è stata affidata alla ditta Eco Fly la concessione per la gestione dei forni “allo scopo – si legge in un comunicato – di far fronte alla situazione igienico-sanitaria provocata dall’emergenza Covid-19 e al conseguente incremento delle attività cimiteriali. La decisione scongiura la necessità di rivolgersi a servizi fuori territorio”.
Il Comune ha altresì stabilito di “riavviare provvisoriamente i forni crematori fino al 31 luglio 2020, data fissata dal Consiglio dei Ministri come termine legale dello stato di emergenza”. L’impossibilità di poter utilizzare i forni al cimitero monumentale, ha costretto sino ad oggi le famiglie pavesi a far cremare i propri defunti in impianti di altre province, con un consistente aumento dei costi e iter burocratici spesso complicati. “Si precisa, inoltre – continua la nota del Comune -, che il 17 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato n. 05150/2019, in cui il Comune di Pavia risulta soccombente per incompatibilità del presidente della commissione aggiudicatrice istituita nel 2016, da cui discendeva il precedente assetto dei servizi cimiteriali comunali. L’affidamento di tali servizi in via di somma urgenza e la provvisoria riapertura dei forni crematori non era ulteriormente differibile”. “La mia attenzione al tema, in qualità di assessore ai servizi cimiteriali è sempre stata massima, al pari di quella del sindaco Fabrizio Fracassi – sottolinea l’assessore Barbara Logo -. Appena mi è stata conferita la delega, ho chiesto di verificare i documenti e le relative autorizzazioni riguardanti i forni crematori, venendo a conoscenza, nel luglio 2019, che il Comune non aveva l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, essendo scaduta da anni quella precedente, senza che nessuno avesse mai fatto richiesta di rinnovo. Da anni, inoltre, i due forni non avevano un contratto di manutenzione con nessuna ditta, e questo faceva si che ogni qualvolta si verificava un guasto c’era un allungamento dei tempi per le riparazioni. In questo momento, in cui la cittadinanza è duramente colpita dagli effetti di questa pandemia di coronavirus, credo che una attenzione particolare vada rivolta ai cimiteri, che sono i luoghi del ricordo degli affetti. Ritengo che l’Amministrazione abbia il dovere di rivolgere loro una cura diversa rispetto al passato. Questa decisione e i 400.000 euro stanziati nel piano delle opere pubbliche lo provano”. “Questa sentenza, che arriva a quasi 4 anni dall’ inizio di un penoso iter giudiziario subito dal Comune di Pavia per gli errori compiuti nel 2016 dall’amministrazione Depaoli – conclude l’assessore Longo -, mette fine a una stagione non felice nella gestione dei servizi cimiteriali. Sono 4 anni persi. Cosa tanto più grave se si considera la delicatezza di questo servizio dal forte impatto emotivo. Adesso bisogna ripartire. Ringrazio la Provincia di Pavia, che si è resa disponibile a sveltire le procedure”.