Coronavirus: servizio psicologico via whatsapp e skype promosso dal Consultorio di Pavia

Con il sostegno di Caritas e della Diocesi. Una mano tesa verso chi soffre per l'emergenza

Una mano tesa verso chi soffre più degli altri per l’isolamento forzato e le tante paure legate all’emergenza coronavirus. E’ il servizio di assistenza che viene garantito, in queste settimane, dagli psicologi del Consultorio familiare diocesano di viale Libertà a Pavia. Nell’impossibilità (tranne qualche rara eccezione) di avere incontri diretti, i colloqui si svolgono utilizzando skype o whattsapp: in questo modo il confronto viene rafforzato da una visione diretta. L’iniziativa è stata promossa per non lasciare soli, in questo periodo, i pazienti già seguiti dal Consultorio: ma è aperta anche a tutte le altre persone che vivono con particolare disagio l’attuale situazione. “Siamo ben lieti di poter attuare il progetto – sottolinea Donato Scova (nella foto, ndr), presidente del Consultorio di Pavia -, che ci è stato sollecitato dalla Caritas e dallo stesso Vescovo Corrado Sanguineti. L’attuale emergenza sanitaria ci ha costretto, necessariamente, a sfoltire la presenza nei nostri ambulatori: l’attività di consulenza ostetrica prosegue, però accedono alla struttura meno persone possibili. E la stessa precauzione viene seguita anche per gli altri servizi, compresi quelli psicologici. Ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo l’idea di seguire le persone attraverso le nuove tecnologie”. Chi è interessato a un colloquio via skype o via whatsapp con gli psicologi del Consultorio, può telefonare ai numeri 0382/304178 e 0382/309742 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9 alle 13). “Non posso che lodare l’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana di offrire un aiuto psicologico alle persone più provate per la pandemia che stiamo vivendo – commenta don Luigi Pedrini, vicario generale della Diocesi di Pavia -. L’iniziativa si colloca in un ampio progetto che la Caritas ha predisposto per far fronte a questa grave situazione di emergenza e per manifestare la vicinanza della Chiesa diocesana a tutte le persone, volontari e operatori sanitari, direttamente impegnate nella cura degli ammalati e a tutti i fratelli che sono in grosse difficoltà materiali. Tra questi in modo particolare ci sono coloro che vivono senza fissa dimora e che sono nell’impossibilità di ‘restare a casa’. A loro, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Caritas continua ad offrire il pranzo e la cena ogni giorno e anche un luogo dove trovare riparo sia di giorno, sia di notte. Oltre all’attenzione verso i poveri, la Caritas con questo progetto vuole dare un sostegno agli operatori sanitari e alle strutture ospedaliere attraverso l’acquisto di eventuali dispositivi per le cure”. (A.Re.)

 

POTETE LEGGERE IL SERVIZIO COMPLETO SU QUESTA INIZIATIVA SULL’ULTIMO NUMERO DEL SETTIMANALE “IL TICINO”