Pavia, consiglio comunale sul futuro dell’area ex Necchi

La nuova proprietà ha illustrato il progetto di intervento previsto

Si è tenuta nella serata di lunedì 17 febbraio la seduta del Consiglio Comunale di Pavia dedicata, nella sua parte iniziale, al tema legato al futuro di Pavia e dell’area ex Necchi. Alla seduta erano stati invitati a partecipare gli ordini professionali, le categorie economiche ed imprenditoriali, le forze sociali, associazioni ambientali e culturali, la cittadinanza ed anche la proprietà, che ha provveduto all’illustrazione della situazione attuale, supportata anche da un filmato girato con un drone. La proprietà, per voce del socio Ing. Paolo Signoretti,  ha brevemente tratteggiato le ragioni che sono alla base dell’investimento: “Intendiamo realizzare un intervento di qualità, sostenibile ed integrato con la città, un nuovo quartiere  a misura d’uomo e di Pavia, pensato anche  con gli occhi dei più piccoli e fragili, favorendo la mobilità dolce, il completo “sbarrieramento” degli accessi, servizi funzionali ed a valore aggiunto, il recupero e la valorizzazione della storia di un’azienda che ha segnato anche la crescita della città. Le linee di sviluppo che ispireranno il progetto sono basate sulla multifunzionalità per consegnare alla città un quartiere vivo, durante tutto l’arco della giornata ed alla sera, ma anche un’occasione di integrazione tra le diverse generazioni”. Altri temi, ai quali la proprietà ha accennato, sono quelli inerenti le infrastrutture di collegamento sia verso Milano, con la realizzazione della nuova fermata, che con la porzione di città che sta al di là della ferrovia, per sviluppare poi un polo di intermobilità e favorendo il trasporto più sostenibile e quello pedonale.Già nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale ha promosso incontri a cui hanno partecipato la proprietà e alcuni soggetti del territorio portatori di interesse come il Policlinico San Matteo e  l’Università per coordinare le priorità e per strutturare sinergie a favore dei diversi utenti. L’architetto Manuela Panzini, responsabile dello sviluppo del progetto, ha illustrato alcune slides e ha sottolineato: “E’ necessario agire rapidamente per poter mettere in sicurezza l’area e garantire la salute dei cittadini. Si tratta di un’area  molto vasta – 12 ettari di superficie e circa 600.000 metri cubi di edifici-  e complessa dal punto di vista delle problematiche ambientali. Dopo la fase di richiesta e successiva acquisizione dei permessi, si provvederà alla caratterizzazione del sito – il piano sarà pronto nelle prossime settimane-  e si darà avvio alla bonifica, operazione preliminare e fondamentale a qualsiasi progetto si penserà di proporre”. Oggi il focus è posto sui tempi e metodi per la bonifica dell’area che richiede procedure lunghe e articolate e ci sarà poi spazio per articolare e studiare dei percorsi mirati alla partecipazione e condivisione del progetto. Chiara la volontà dell’Amministrazione di fare di questo intervento, che per primo sperimenta la nuova legge sulla rigenerazione delle aree urbane, un modello virtuoso, una buona pratica per la città e per la rivitalizzazione di altre aree ad oggi dismesse, ma anche un “case  study” per provincia e regione. Durante il dibattito, molto partecipato, le parti sociali hanno sottolineato l’importanza identitaria, storica e economica dell’area; la rilevanza strategica del collegamento con l’area metropolitana di Milano, attraverso la S13, la condivisione delle linee di indirizzo della proprietà relative alla sostenibilità; si è evidenziata la necessità di creare un quartiere a misura di Pavia, dinamico, attrattivo, luogo anche di produzione di idee e occasione di sviluppo futuro.

 

IL COMMENTO DI SINDACO E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

 

Per il sindaco Mario Fabrizio Fracassi “la Necchi era vita, ora è una ferita. Abbiamo finalmente l’opportunità di curarla, puntando su sostenibilità, innovazione, abbattimento delle barriere architettoniche, rigenerazione urbana e ambientale, in un mix funzionale che renderà il nuovo quartiere parte viva della città. Tutto nel rispetto dell’identità storica e della bellezza. Insomma: si tratta di un progetto di alto profilo, che apre una nuova pagina per Pavia”. Nicola Niutta, presidente del consiglio comunale, ha aggiunto: “Come presidente del consiglio esprimo soddisfazione per la buona riuscita della seduta; ringrazio la proprietà che è intervenuta in modo diretto e esaustivo, esprimendo in modo chiaro gli iter necessari. Rispetto al trend pavese, questa appare un’occasione concreta di sviluppo. Pavia è pronta per andare incontro al suo futuro. Serve la disponibilità e la collaborazione di tutti per procedere in modo proficuo. Resto a disposizione qualora ci sia la necessità di interfacciarsi ancora con il consiglio. ”

 

 

L’ANALISI DEL PARTITO DEMOCRATICO

 

Il PD pavese ha commentato la seduta di consiglio dedicata al futuro dell’area ex Necchi con un comunicato: “Il Partito democratico – si legge nella nota – è intervenuto a sostegno del progetto, fiducioso che queste nuove risorse possano giovare grandemente a un nuovo sviluppo della città. Il nostro intervento è stato improntato soprattutto a mettere in risalto come questo nuova ‘Piccola Città’ debba coinvolgere i punti vitali con cui Pavia esprime meglio il suo dinamismo: l’Università con i suoi studenti, i Poli sanitari, gli Istituti di ricerca, le nuove imprese che chiedono spazi per la loro attività. Riteniamo fondamentale che il nuovo quartiere non rimanga una monade isolata ma rappresenti il primo passo per intercettare le forti esigenze di cambiamento di Pavia e dei Pavesi, nell’ambito di una visione complessiva di sviluppo della città in cui l’accessibilità e la sostenibilità possano essere declinate in uno spazio di novità urbana dove la promozione della socialità e la solidarietà siano il primo fattore di sicurezza”. “E qui la (buona) politica gioca un ruolo fondamentale – continua la nota del PD -. In sintesi, gli investitori, che hanno visto nell’Area Ex Necchi una buona opportunità per sé e per la Città di Pavia, necessitano di un interlocutore politico deciso e trasparente. L’ordine del giorno da noi proposto, poi rielaborato e condiviso anche dalle forze di maggioranza va dunque in questo senso, impegnando il Sindaco a informare il Consiglio comunale di ogni rilevante passaggio relativo all’area ex Necchi: un nuovo inizio imperniato sulla trasparenza e sulla condivisione delle scelte con la città e i suoi attori sociali ed istituzionali”.