“Cancellate l’odio dalle vostre vite. Imparate a non ascoltare chi vuole presentarsi forte ai vostri occhi, così come a quelli degli altri, e vi dice ‘ci penso io a risolvere i vostri problemi’: scegliete di essere voi forti e liberi”. E’ stato questo il messaggio che la mattina di lunedì 3 febbraio Liliana Segre ha rivolto agli oltre 600 ragazzi delle scuole di Pavia, presenti al Teatro Fraschini in occasione della consegna della benemerenza civica di San Siro che il Comune ha attribuito alla senatrice a vita. Una giornata speciale, sul tema “Memoria e identità dei popoli”: i giovani presenti conserveranno per sempre il ricordo dell’incontro con una persona che da anni porta la sua testimonianza di ex deportata (in gioventù fu prigioniera al campo di Auschwitz), con un impegno civile che non ha eguali. A consegnare la benemerenza di San Siro a Liliana Segre sono stati il sindaco Mario Fabrizio Fracassi e Nicola Niutta, presidente del consiglio comunale di Pavia. “La presenza, qui, della senatrice Segre – ha sottolineato il sindaco – è un onore e un messaggio: l’antifascismo deve essere di tutti, oltre gli steccati. L’antifascismo e l’antinazismo non sono bandiere di una parte, ma patrimonio di tutti”. Dopo la consegna della benemerenza a Liliana Segre, è seguita la discussione, moderata da Sandro Neri, direttore del quotidiano “Il Giorno”, con gli interventi della senatrice a vita e dello scrittore pavese Mino Milani (applaudito con particolare calore anche perché lunedì 3 febbraio festeggiava il suo 92esimo compleanno). Nella foto, da sinistra, Nicola Niutta, Liliana Segre e il sindaco Mario Fabrizio Fracassi.
SUL NUMERO DE “IL TICINO” NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA DA VENERDI’ 7 FEBBRAIO, TROVERETE IL SERVIZIO E LE IMMAGINI SULLA CONSEGNA DELLA BENEMERENZA CIVICA A LILIANA SEGRE