L’obiettivo è accogliere al meglio il crescente numero di studenti, docenti e ricercatori stranieri che arrivano all’Università di Pavia, facilitando in particolare le procedure per l’ottenimento del permesso di soggiorno. E’ con queste finalità che l’Ateneo e la Questura di Pavia hanno firmato oggi, martedì 21 gennaio, una convenzione che consolida e rinnova la collaborazione già avviata nel 2006. L’accordo è stato siglato dal questore Gerardo Acquaviva e dal rettore Francesco Svelto (da sinistra nella foto, ndr). Grazie all’ intesa viene messo a punto un sistema innovativo, anche digitale, per facilitare l’accesso all’ufficio immigrazione della Questura e ottimizzare i tempi del rilascio del permesso agli studenti stranieri della Università di Pavia (oggi sono circa 1.200, ma il loro numero è in costante crescita), oltre a ricercatori e professori. Si tratta del primo esempio in Italia di una convenzione tra un Ateneo e una Questura su questi temi. L’Università di Pavia sarà presente nel salone dell’ufficio immigrazione della Questura con uno stand per le pratiche di permesso di soggiorno per studio o ricerca due giorni alla settimana, il martedì e il giovedì. La Questura istituirà una sezione denominata “Commissariato-Università” all’interno delle convocazioni del proprio portale immigrazione, riservando agli studenti la giornata del venerdì. L’Ateneo ha investito per il progetto 25mila euro, puntando molto anche sul supporto tecnologico che consisterà nell’installazione di un gestore code (per semplificare gli accessi e organizzare il flusso degli studenti), di un totem infopoint (con supporto interattivo con informazioni per l’utenza) e di una app che permetterà a ogni utente di seguire la propria pratica. L’accordo verrà esteso in futuro anche agli altri istituti universitari e di ricerca pavesi: Cnr, Cnao, Eucentre, Gem Foundation, Infn e Iuss.
SUL PROSSIMO NUMERO DE “IL TICINO”, NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA DA VENERDI’ 24 GENNAIO, POTRETE LEGGERE UN SERVIZIO SULLA CONVENZIONE TRA UNIVERSITA’ E QUESTURA DI PAVIA